Scientia.Yoga

Marco Buttu

Pensieri da Marte Bianco

Il nostro pianeta è popolato da circa otto miliardi di persone, ciascuna delle quali interagisce quotidianamente con una miriade di esseri viventi. Batteri, virus, cani e gatti, insetti, uccelli, alberi e fiori, fanno tutti parte della nostra vita e ci accompagnano in questo effimero e mi­sterioso viaggio cadenzato dall'alternanza di giorno e notte. Eppure, sebbene possa sembrare incredibile, vi sono delle eccezioni: alcuni esseri umani non hanno neppure un cespuglio, una formica o un batterio a far loro compagnia, e nemmeno il Sole. Si trovano lontani da ogni forma di vita, ancora più isolati degli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: sono irraggiungibili dal resto del mondo, senza la possibilità di essere soccorsi. Immersi per diversi mesi nel buio più totale, al gelo dei -80°C, si godono in solitudine la silenziosa compagnia delle stelle. Vivono in un ambiente veramente anomalo, nel quale le ferite si cicatrizzano in tempi lunghi e il respiro è difficoltoso per via della carenza di ossigeno. Si fatica a dormire e la pelle è sempre secca, perché c'è pochissima umidità nell'aria. Non passano aerei, non ci sono foglie che volano al vento, né profumi né colori. Tutto è statico, bianco e piatto, in ogni direzione. È un posto che somiglia più a un altro pianeta che alla Terra: ecco perché lo chiamiamo Marte Bianco.

Per la terza volta mi trovo in questo bizzarro contesto, vivendo da protagonista una sorta di film di fantascienza. Siamo in tredici e portiamo avanti una serie di esperimenti scientifici in vari ambiti, come la glaciologia, l'astronomia, la fisica dell'afmosfera, e l'astronomia. Anche biologia umana, perché siamo noi stessi oggetto di esperimenti, visto che l'Agenzia Spaziale Europea ci studia per capire come il corpo si adatti a un ambiente extraterrestre, in modo da pianificare al meglio una futura missione su Marte.

Qua a Marte Bianco non sono anomale solamente le condizioni ambientali, ma anche la routine quotidiana: non paghiamo le bollette, non c'e il traffico, non siamo costretti ad assimilare la marea di notizie provenienti dai vari mezzi d'informazione, né a rispettare l'enorme quantità di impegni che caratterizzano i ritmi frenetici della società moderna. Così mi trovo in una condizione ideale per praticare yoga e meditare, per scrivere e riflettere sulla realtà che percepiamo, assurda quanto un sogno.

Se vuoi contattarmi o sbirciare tra le mie interviste televisive e articoli su quotidiani, visita questa pagina.

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Scientia.Yoga è un ricettario di yoga, pensato per gli amanti della scienza.

Per iniziare: guarda le tue mani, attentamente domandati: sto sogn …